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Nei miei primi 10 giorni di quarantena auto-imposta (prima) e finalmente imposta (dopo interminabili giornate di chitemmuort' lanciati a cazzo nell'etere) ho scoperto delle cose assolutamente inutili, di cui propongo un breve sunto.

In questi miei primi 10 giorni di quarantena auto-imposta (prima) e finalmente imposta (dopo inspiegabili e interminabili giornate di chitemmuort’ lanciati a cazzo nell’etere e di paciosi sgrattugiamenti di coglioni da parte de del governo belga: sì, sono molto serena) ho scoperto delle cose assolutamente inutili, di cui propongo un breve sunto.

 

  • Scopro dopo anni, adesso che ho più tempo per fare colazione, che gli Abbracci del Mulino Bianco, a me, mi fanno veramente cacare. Sono la sola?
  • Che il termosifone della mia camera, improvvisamente e solo di notte –  statisticamente intorno alle 3 –  fa un rumore tipo mitragliatrice sovietica dei primi del ‘900. La prima notte ho perso 25 anni di vita, dalla seconda notte in poi sticazzi.
  • Ho organizzato un virtual brunch alle 11 di un mattino che non mi ricordo manco più a che giorno risale, alle 10 ho pensato che ero già in ritardo, non ce la farò mai, ètardiètardiètardi e sì, sono riuscita a stressarmi persino per il timore di arrivare in ritardo a un brunch per il quale dovevo spostarmi da una camera all’altra, a dimostrazione che ho ancora molto su cui riflettere.
  • Se pulisco il bagno da cima a fondo e tu, sì tu, entri subito dopo, sono consapevole che per legge non te lo posso impedire, però ti guardo male e un po’ anche ti odio.
  • Prendo in mano il cellulare compulsivamente tipo millemila volte al giorno. Non. E’. Normale.
  • Certe cose, continuo comunque a procrastinarle.
  • Mi sono iscritta al gruppo delle Bimbe di Conte e grazie a questo ho intrattenimento probabilmente per i prossimi 2 anni e mezzo.
  • Tuttavia, vorrei donare la mia patonza tutta a Vincenzo De Luca.
  • Mi accorgo solo adesso che, se lasciata a piede libero, sono capace di dilapidare in alcool una quantità di soldi pari  al costo del mio affitto. Sto mese sono più ricca, per  Aprile sogno il coma etilico.
  • Sento parlare compulsivamente, anche da gente insospettabile, delle fughe della cucina. Prima di questa quarantena, le uniche fughe che conoscevo erano quelle dalla cucina, e nello specifico dalla mia cucina quando mi sventuravo a cucinare per qualcuno.
  • Il sesto giorno sono scesa a buttare la spazzatura, non uscivo da talmente a lungo che ho dovuto cercare le chiavi di casa per 20 minuti.
  • Quando sono scesa mi tremavano le gambe, quando sono risalita no. Non ne capisco il motivo.
  • Ho cucinato delle zucchine ripiene per la prima volta nella mia vita. E comunque in 10 giorni ho perso 2 kg, per farvi capire come cucino.
  • Non ha mai fatto bel tempo come in questi giorni a Bruxelles. Scusate, lo so che stiamo tutti a bestemmiare, però solo chi è italiano e vive a Bruxelles può capire come mi sento. Che tipo uno dice vabbè, bastava anche solo la pandemia e capivamo lo stesso quanto ti stiamo tutti globalmente sul cazzo, caro amico mio Universo. E invece l’Universo no, sai che te dice quello? Te dice m’hai cagato talmente il cazzo, ma che dico cagato, m’hai talmente frantumato, sbriciolato, grattugiato e scisso in 6 il cazzo, che prima ti faccio cagare in mano, a te e a tutti i simili tua, poi te dico schiatta a casa e non pago ti faccio uscire un sole – a Bruxelles – che manco ad Agosto in Salento, za-za, tiè,suka!! Anzi sai che c’é? Mi voglio ro-vi-na-re, ti omaggio di questo cadeau non per uno, ma per 7 giorni DIFILAAAAAAAAAAAAAA! 

 

Detto questo, ho anche fatto dei pensieri profondissimi, che però essendo bionda ho già dimenticato.

Perciò ci sentiamo tra 10 giorni.

Ricordando sempre che finirà, ma che nel frattempo non è scatto ma maratona, dunque:

restiamo calmi, restiamo uniti, ma soprattutto, RESTIAMO A CASA.



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