Scrivo questo post pensando sia un sunto della mia seconda decina di giorni passati in quarantena. In realtà non so quanti ne siano passati, ho perso il conto e non ho voglia di rifarlo. Dunque diciamo che per esigenze narrative siamo alla fase 10-20.

Scrivo questo post pensando sia un sunto della mia seconda decina di giorni passati in quarantena. In realtà non so quanti ne siano passati, ho perso il conto e non ho voglia di rifarlo. Dunque diciamo che per esigenze narrative siamo alla fase 10-20.

In questi giorni…

Ho seguito un webinar sulle tecniche di respirazione per imparare a gestire lo stress da reclusione con la finalità di non implodere.

Ho letto un articolo che parlava di altre 8 settimane di quarantena in Belgio.

Sono implosa.

Ho fatto ginnastica su Instagram con la mia coinquilina. Ci guidava un’influencer Francese. Credo sia stato il picco più basso della mia quarantena. Dei due giorni successivi propongo una commovente diapositiva.

Nonostante questo ho rifatto ginnastica, ma stavolta con i super_scilla_bros e Willwoosh, adesso ho circa 16 glutei. Gli addominali me lo sono fatti a risate, sti tipi sono fantastici. Vivamente consigliati.

Ho lavorato, un sacco. Ma proprio un sacco.

Ho meditato seriamente di lanciare secchiate di piscio sui passanti (troppi) come le vecchie pazze di paese. Poi non l’ho fatto, un po’ perchè sono pavida un po’ perchè mi sono voluta convincere fossero tutti farmacisti, pure il gruppetto di squinzie di 13 anni che s’accrocchia tutti i giorni sotto casa.

Ho lavato le scarpe da ginnastica. Mentre ascoltavo Achille Lauro. Non avevo mai lavato delle carpe da ginnastica. Non avevo mai ascoltato Achille Lauro.

Ho fatto un sacco di pulizie, ho chiesto una mano e sono stata ignorata con una sapienza che meriterebbe 92 minuti di applausi inclusi i miei. Quindi ho rifatto un sacco di pulizie.

Non mi è passato per la testa di fare la pizza a casa manco mezza volta. E ho pure il lievito. Grazie.

Una mattina ho trovato il ficus dentro la vasca da bagno, ho chiesto perchè e la mia coinquilina mi ha detto che gli ha fatto la doccia.

Mi è venuta una gastrite talmente forte che volevo andare all’ospedale. Poi però anche no.

Ogni sera gioco alla ghigliottina su Raiuno in videoconferenza con mia mamma. E’ il nostro momento e ci tengo molto. Ieri ho vinto 80.000 Euro.

Sono riuscita ad arrivare tardi a lavoro. Io lavoro da casa.

Ho ascoltato anche un sacco di Britney, di Ambra e di Elettra Lamborghini, cioè solo una di Elettra Lamborghini ma a loop. Sono felice di essermi aperta e di riuscire a sculettare a ritmo di musica oggettivamente di merda che in circostanze normali avrei disapprovato con un’altera alzata di sopracciglio, vagamente, anzi molto, giudicante.

Ho avuto 4 giorni di ferie ahahah. I primi 2 ho bestemmiato molto fittamente, gli altri 2 invece mi sono messa l’anima in pace e per la prima volta mi sono pure rilassata. E comunque la prossima volta che nomino Torino mi dovete abbattere coi cecchini.

Ho ricominciato a leggere. Credo sia il traguardo piu alto della mia quarantena. Non ci riuscivo da un anno, non so spiegarmi perchè (anzi sì ma è cosa troppo intima) e mi vergogno anche a scriverlo, ma tant’è. I’m back, bitches.

Sicuramente per sfregio personale, il mio calendario Outlook ci ha tenuto a ricordarmi sia l’andata che il ritorno del volo annullato prenotato per Madre. Madre, buon compleanno casalingo, dovevamo essere insieme, ma lo siamo state comunque.

A un certo punto ho sentito l’esigenza di staccarmi da whatsapp, dai social e da tutto quello che mi connette al mondo esterno. L’ho sentita come un’invasione di campo esagerata nella mia vita. Mo’ vabbè che ci rompiamo le palle tutti, però ho avuto una specie di rigurgito da anche meno. Sono stata da Dio, lo consiglio a tutti.

Inizio ad abituarmi all’idea della quarantena.

Non so se è un bene. Non so se è un male. Però mi sento vagamente disadattata.

E francamente, a ‘sto giro, me ne scatafotto.