saltino

la funzione
saltino

bisogna puntare i piedi!

Photo: Matt Oaks, Astoria, NY - by Jordan Matter

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Al mattino, nessuno tra noi è veramente dotato di una mente pensante. Al mattino deambuliamo tutti come degli zombie appena usciti dalla tomba. Al mattino la maggior parte di noi è guidata meramente da un debolissimo istinto vitale, quell’istinto che ci impedisce di lanciarci contro un camion in corsa ma non di andare a sbattere contro un palo della luce sul nostro cammino. In breve, mi sembra di poter affermare che al mattino siamo tutti un po’ cinesi.

Non è che c’ho proprio delle pulsioni ossessivo-compulsive nei confronti della metropolitana. E nemmeno vorrei risultare monotematica.  Il fatto è che la prendo tutti i giorni, e tutti i giorni mi ritrovo davanti alle stesse scene, che possono risultare spassosissime oppure fastidiose al punto da farti venir voglia di staccare la testa a morsi alle vecchie, a seconda del CGP – Coefficiente del Giramento di Palle – della giornata.

Siccome oggi  il mio CGP ha superato la soglia di non ritorno – come testimoniato da questo grazioso herpes che mi è spuntato nottetempo e che come edera rampicante si sta impossessando della mia faccia a una velocità francamente allarmante –  ho deciso che qualcuno doveva rendere giustizia agli utenti della metropolitana shanghainese. Non a tutti gli utenti però; mi limiterò solo a una categoria: quelli dotati di mente pensante.

Ora, però, analizziamo con cura le circostanze. Al mattino, si sa, nessuno tra noi è veramente dotato di una mente pensante. Al mattino deambuliamo tutti come degli zombie appena usciti dalla tomba, seguiamo traiettorie – fisiche e mentali – che scaturiscono direttamente dai sogni nei quali siamo rimasti intrappolati, e dai quali riusciremo a uscire, con calma e per favore, solo molte ore dopo. Al mattino la maggior parte di noi è guidata meramente da un debolissimo istinto vitale, quell’istinto che ci impedisce di lanciarci contro un camion in corsa ma non di andare a sbattere contro un palo della luce sul nostro cammino. In breve, mi sembra di poter affermare con una certa cognizione di causa, che al mattino, siamo tutti un po’ cinesi.

Se anche voi, come me, al mattino siete un po’ cinesi, non temete: è assolutamente fisiologico. Anzi, diffidate di coloro che appena svegli sono carichi a molla, pieni di energia, pronti e scattanti per affrontare una lunga giornata senza emettere sonori grugniti e minacce di morte a random. Esse sono entità mostruose di probabile provenienza padana.

Ma torniamo a noi, forme di vita inferiori che al mattino si esprimono tramite suoni gutturali e primitivi. Nonostante le nostre capacità dialettiche non siano all’apice delle nostre potenzialità, siamo comunque capaci di mantenerci in vita grazie per esempio alla respirazione (che non è poco). Soprattutto, nonostante il risveglio dal sonno per noi assomigli più ad un risveglio da un dolce coma, siamo ancora in grado di riconoscere le persone con cui condividiamo l’appartamento (anche questo non è poco) e le funzioni vitali di base, tipo prepararci il caffè, restano pressochè intatte.

Tra le funzioni vitali di base che gli esseri umani normodotati sono in grado di conservare anche dopo una lunga nottata di sonno, ve ne è una che in letteratura scientifica è chiamata “evitamento funzione saltino”. La funzione saltino è un fenomeno che si verifica essenzialmente a bordo di veicoli in partenza, in special modo treni e metropolitane. E’ – specifico per i non addetti ai lavori – quel movimento provocato dal veicolo che si mette in moto, che fa sì che il nostro corpo debba compiere un leggero, per l’appunto, saltino al fine di mantenere l’equilibrio. Ora, se proprio vogliamo evitare di salterellare come pupazzi a molla ogni volta che il treno riparte, potremo evitarlo con due semplicissime quanto banali mosse: la prima è attaccarsi a un maniglione qualsiasi. La seconda, in mancanza di un maniglione libero, è piantare bene i piedi in terra. Fatto, finito, punto, stop.
Nella scala delle funzioni vitali, credo che l’evitamento della funzione saltino possa essere paragonata, sulla scala di difficoltà, al livello della funzione battito cardiaco. Con molta probabilità ci riuscirebbe persino Flavia Vento.

Detto questo, però, non bisogna dimenticare che siamo in Cina, e in questo paese ci si confronta ogni giorno con livelli di scemenza che talvolta sfiorano la genialità (ma non è questo il caso).

Succede così che ad ogni, O-GNI, ripartenza del trenino, una vagonata di cinesi, che prendono come te la metropolitana o-ogni-gior-no, si dimentichino nottetempo che dopo o-gni fermata, wow! il treno riparte! Ma  invece di piantarsi bene in terra, aggrapparsi alle rotule di quel signore alto, ammanettarsi a un maniglione o spalmarsi i capezzoli di colla e spiaccicarsi contro le pareti del treno fino a data da destinarsi, preferiscano invece lasciarsi trasportare dall’avanzata del progresso su rotaie senza opporre resistenze, con la docilità di un’alga marina trasportata dalle onde. In questo modo, ogni cinque minuti circa, tu, che invece hai deciso, per principio e contro la legge dello zombie mattutino, che la funzione saltino la eviterai, ti ritroverai venti paia di piedi cinesi che ti ballano il tipitipitero sugli alluci, costringendoti a smadonnare come un muratore rumeno e a lanciarti in dolcissime reverie di sterminio che a confronto Jack Nicholson in Shining è una mezza sega.

 



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