spazzolini

Spazzolini

spesso il male di vivere ho incontrato


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Oggi proveremo ad esaminare da vicino una psiche maschile (peraltro già segnata dal triste destino della francesitudine) nel tentativo di investigarne i misteri, scandagliarne i meandri più reconditi e accostarci, con cautela, a questo apparente (?) labirinto di assurdità.

A volte gli uomini si comportano in modi incomprensibili. Incomprensibili al sesso femminile, certo, ma molto più spesso, incomprensibili persino a loro stessi. Non so da cosa dipenda, forse è una roba genetica.

Il fido G. non è un’eccezione.

Nel bagno di casa nostra, da qualche settimana è fiorita una colonia di spazzolini da denti.  C’è uno spazzolino rosso, che è il mio. E fin qui tutto regolare.

Poi ce ne sono altri sei. E non sono miei. Facendo un veloce calcolo basato essenzialmente sulla tabellina del due (la mia preferita) e considerando che in casa ci viviamo solo io e il fido G., il fenomeno assume contorni oscuri e leggermente allarmanti.

Come si spiega il mistero? Cosa c’è di sbagliato nel fido G.? Quale antico maleficio si è abbattuto con violenza sulla sua psiche già segnata dal triste destino della francesitudine? Ho deciso in prima istanza di fare luce sull’enigma: quale modo migliore, dunque, se non di chiedere numi direttamente al detentore degli spazzolini?

Allora mi sono avvicinata con circospezione al mio fidanzato, e con estrema cautela gli ho buttato lì un “Fido G., scusami, ma…ma tu, quanti straminchia di spazzolini utilizzi per lavarti i denti? Perché ce ne sono cinque più del normale”.

Al che, lui mi ha guardata con un misto di condiscendenza e pietà missionaria e mi ha risposto: “Beh, io ho un sacco di denti”.

Che da un lato ti fa pensare che Dio li fa e poi li accoppia, perché io con uno normale non ci potevo andare a finire, mai. Dall’altro, però, non ci aiuta a districarci nelle pieghe fitte dell’arcano. Allora ho subito pensato alla soluzione di riserva: scrivere una mail a Solange, il celebre paragnosta dai capelli cotonati. Poi ho riflettuto e mi sono detta che sì, sarà pure il più abile tra i paragnosti, ma sulla psiche maschile forse non è il massimo esperto.

Scartate anche le ipotesi più di base, tipo comprarmi Men’s Health (che ci trovi solo tipi che se lo misurano a vicenda e articoli sul perché fare la pipì da seduto, col tempo, ti fa diventare scientificamente finocchio) e chiedere ad altri amici maschi (maschi, dunque affetti con ogni probabilità dallo stesso maleficio del fido G., se non da uno peggiore), ho deciso di sbrigarmela da sola.

Qui di seguito il decalogo delle cause più papabili:

  1. Il fido G. usa uno spazzolino diverso al giorno, diciamo dal Lunedì al Sabato. La Domenica, non avendo (ancora) uno spazzolino dedicato alla giornata del Signore, come lui, si riposa
  2.  Il fido G. in realtà è il Signore: al posto di moltiplicare pani e pesci, moltiplica spazzolini da denti e mutande sporche.
  3. Il fido G. usa uno spazzolino per lavarsi i denti, due per grattarsi le ascelle, due per togliersi i duroni dai piedi e l’ultimo per pettinarsi i peli pubici.
  4.  Il fido G. ha cinque bocche supplementari delle quali sconosco l’esistenza.
  5.  Il fido G. organizza dei divertentissimi pigiama party con i suoi amichetti immaginari mentre io dormo, e poi riesce a cancellare tutte le tracce dei bagordi a base di Pasta del Capitano al mio risveglio (tranne gli spazzolini).
  6. Il fido G. è affetto da una rarissima malattia agli occhi che gli impedisce di vedere che nel vasetto ci sono già altri cinque spazzolini tutti per lui, e quindi non ci sarebbe alcun bisogno di aggiungerne un altro.
  7. Il fido G. trae un godimento sessuale nello scartare gli spazzolini dalla confezione.
  8. Il fido G. è un allevatore illegale di spazzolini da denti: li fa accoppiare in modo che essi proliferino nell’umido microclima del bagno di casa nostra, per poi rivenderli al mercato nero ricaricando il prezzo, così da anziano avrà un nutritissimo fondo pensionistico.
  9. Il fido G. è Harry Potter e in realtà quelli che sembrano spazzolini sono in realtà bacchette magiche essenziali per i suoi esperimenti di magia.
  10. Il fido G. non sa contare.

Io, da parte mia, potrei accettare l’evidente follia che attanaglia la sua mente malata.

Io, da parte mia, sarei capace di passare sopra a tutto questo e amarlo come se fosse una persona normale. Potrei. Potrei, davvero.

Se non fosse per una cosa. Se non fosse che stamattina, alle sette e un quarto, gli occhi cisposi e i capelli attaccati alla testa come un vitello appena partorito, entrando in bagno, me lo ritrovo a lavarsi i denti con cosa, porca puttana, con cosa? CON COSA?!

Con l’unico spazzolino, tra un folto mazzo di sette spazzolini da denti, che non doveva usare, perchèccazzo fido G., LO SPAZZOLINO ROSSO è IL MIO!!!!



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