Writer, by Drew Coffman

Una risata
ci seppellirà

e poi torniamo a noi.

Photo: Writer, by Drew Coffman

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Ogni giorno, nel mondo, si verificano avvenimenti di ogni genere e tipo: esondazioni di fiumi, esplosione di astri in cielo, crolli di palazzi, mera esistenza in vita di Solange; la gente, poi, fa un sacco di cose strane: va ai concerti di Gigi D'Alessio, si mette gli occhiali senza lenti, vota Renzi, crea blog. D'altra parte, se tutti fossimo affetti dalla stessa tipologia di disagio mentale, sai cheppalle. Qualche giorno fa, però, è successa una cosa senza precedenti nella storia di questo blog...

Ogni giorno, nel mondo, si verificano avvenimenti di ogni genere e tipo: esondazioni di fiumi, esplosione di astri in cielo, crolli di palazzi, mera esistenza in vita di Solange; la gente, poi, fa un sacco di cose strane: per dire, si fa i selfie seduto sul cesso, va ai concerti di Gigi D’Alessio, si mette gli occhiali senza lenti, vota Renzi, crea blog. D’altra parte, si sa, il mondo è bello perchè è vario, e se tutti fossimo affetti dalla stessa tipologia di disagio mentale, sai cheppalle.

Oltre a tutte queste persone strane, ci sono poi anche quelli che, in mancanza di uno spacciatore di eroina nei paraggi, leggono il mio blog. Si tratta, in generale, di  un circolo abbastanza ristretto, gente alienata ma tutto sommato inoffensiva, con un senso dell’umorismo rustico e campestre: che si diverte con poco, diciamo.

Qualche giorno fa, invece, si è verificato un fatto senza precedenti nella storia di abbattetela. Secondo dinamiche oscure e non ancora chiarite dagli esperti di Google Steecatsee, un certo post, questo, mesi e mesi dopo essere stato pubblicato, si è diffuso a macchia d’olio nelle sterminate praterie del web, suscitando risate, qualche polemica, ire funeste e promesse di vendette neanche troppo future, in un delizioso mix nell’aere sparso. 

La critica principale che mi è stata mossa da alcuni dei lettori è di aver generalizzato, sostenendo che i cinesi maschi sono brutti. A voi che avete espresso tale critica, rispondo: avete ragione!  Forse avrei dovuto specificare che non parlavo di TUTTI i maschi cinesi, solo che – in tutta onestà – se l’avessi fatto mi sarebbe sembrato di insultare pesantemente il vostro buonsenso, la vostra capacità di discernimento, il vostro senso dell’umorismo e la vostra ironia: tutte doti che – sono fiduciosa –  da qualche parte devono pur esserci.

Detto questo, mi viene un moto di sconcerto misto a commozione al pensiero che molti di voi abbiano sospeso attività di certo molto più interessanti – grattarsi il culo guardando un punto fisso all’orizzonte, farsi un selfie con la bocca a culo di gallina o togliersi un pelo incarnito – solo per esprimere dissenso verso un post dichiaratamente caricaturale come il mio. Vi ringrazio di cuore, non credevo che sareste riusciti a stupirmi con effetti così speciali.

E’ nello specifico per quelli tra voi che se la sono presa così a male che ripropongo alcuni stralci del post “il maschio cinese“: riveduto, (politicamente) corretto ed epurato da (quasi) ogni gratuita meschinità e scorrettezza di fondo. Certa di farvi cosa gradita, con sempiterna stima.

Il cinese maschio, non me ne vogliate, è orrendo. Anzi, è orendo, proprio. (Mi scuso con l’Accademia della Crusca per il termine orendo, che come tutti sanno va scritto con la r doppia, perchè la grammatica è una cosa importante e mica ci si può scherzare su impunemente). E’ una cosa che, veramente, non si può guardare. Feriscono il senso estetico comune, ti fanno letteralmente sanguinare gli occhi.(Mi scuso con l’Associazione Amici della Madonna di Civitavecchia per essermi arrogata il diritto di piangere sangue dagli occhi, in quanto prerogativa specifica delle statue in gesso. Pardon, solo di certe statue in gesso, quelle particolarmente sensibili). Naturalmente è il mio punto di vista, mica posso generalizzare. (Questa frase – sembrerà incredibile – esisteva già nella versione originale del post, ma chiaramente è passata in sordina: strano, neh?). Il maschio cinese tipico di solito è basso (Mi scuso con tutti i verticalmente svantaggiati). Ma non è questo il problema di fondo. Al Pacino è alto un metro e una banana eppure è di una sexaggine esagerata.(Mi scuso con tutti i non fan di Al Pacino per aver lasciato intendere che Al Pacino possa essere anche solo vagamente sexy, perchè chi sono io per dire che Al Pacino è Sexy e Xi jinping no? Per dire, eh? Ah, mi scuso anche con le banane, specie con quelle che stanno sulla testa di Al Pacino). Il maschio cinese, oltre ad essere basso, è magro (o diversamente corpulento). Ma anche questo, nonostante tutto, passa in secondo piano. Fossero nani (mi scuso con l’associazione dei nani da giardino, da circo e da passeggio, che ho scoperto, esistono e vanno anch’essi protetti e rispettati) e obesi (diversamente scarni) sarebbe peggio.”

Tagliando la testa al topo (è pure ignorante, non sa nemmeno che la testa si taglia al toro, mpf!) mi scuso inoltre con: i babbuini, i trentacinquenni che dimostrano 12 anni, La Russa, le anguille di fiume, le ascelle, i falchi pellegrini, i fenicotteri nani, i passerotti rachitici, Moira Orfei e già che ci sono pure il circo Togni al completo. Perchè anche le loro deliziose personcine possono essere state usate – in un post o in un altro, che io me ne ricordi o meno – come termine di paragone volutamente ridicolizzante. Anche Flavia Vento, per dire, è stata più volte da me utilizzata come metro di misura “per mentali inefficienze o umane deficienze”; in ogni caso nessuna associazione per la protezione delle Vallette Dementi mi ha mai contattata o minacciata: facciamoci delle domande senza necessariamente doverci dare delle risposte. Bon.

Più che a tutti quelli  che ho già citato, però, vorrei fare le mie scuse più sentite ad alcune figure che uso spesso e che ho dovuto accantonare  – solo un po’ – per scrivere questo post: chiedo scusa alla satira, alla caricatura, al sarcasmo più tagliente, all’ironia più meschina, al cinismo più bieco. Chiedo scusa al paradosso, alla canzonatura, alla scorrettezza cercata e voluta, e alla figura che più di tutte amo: l’iperbole.

E’ un po’ retorico, lo so. Ma del resto è retorica anche lei.

Un’ultima nota a chi ha voluto omaggiarmi del suo “personale incoraggiamento”: siete stati in tanti, ma alcuni dei vostri commenti mi hanno colpita più di altri. Per esempio questo: “una che scrive c’ha non ha nessuna credibilità”. Tu non lo sai baby, ma involontariamente sei stata l’unica che ha colto nel segno. Ti manderei varie attestazioni di stima ma in questo momento non c’ho tempo. Devo rispondere a chi mi ha chiamata puttana: non saprei come confutare la tua tesi, peraltro argomentata in maniera ineccepibile, quindi accetto e rilancio: puttana oh yeah, ma “ottimista e di sinistra”, ça va sans dire.

Sono fiduciosa che, ad ogni modo, nonostante questo sciocco misunderstanding, le cose tra noi possano essere appianate in favore di un bene collettivo più ampio, più comunitario, più pregno di significato, ovvero il potere supremo dello sticazzi, narrativo e non, che da sempre mi permea, mi accompagna e mi protegge dalle brutture della vita.  Per chi necessitasse di qualche delucidazione sul significato di “sticazzi”, rimando all‘utile link trovato sul web, mondo meraviglioso in cui qualunque imbecille può dire la sua: compresa io, figurati un po’.

E non dimentichiamoci mai, neanche per un nanosecondo (ops, mi scuso ancora, per un diversamente primo e verticalmente svantaggiato lasso di tempo) che, se tutto va secondo i piani celesti, una risata ci seppellirà.

Buona vita a tutti.

Con immutata stima.

Abbattetela

 



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