Mom got her first windowed oven, by www.funnymemes.com

Auguri
mamma!

quando la scemenza è di casa

Photo: Mom got her first windowed oven, by www.funnymemes.com

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La scemenza è una forma d'arte: è la capacità di costruire universi di senso completamente insensati, l'attitudine a capitalizzare una cagata rendendola leggenda, ma soprattutto l'intelligenza di ridersi addosso per anni, senza pietà o giustificazioni che reggano: una volta pronunciata, la cagata resterà impressa a fuoco nelle leggi che regolano l'universo, e basta. Io e la mia mamma siamo scemissime.

Dicono che certe malattie ereditarie saltano una generazione. L’ho letto su internet, non lo so se è vero.  Nel mio caso non è così: nel senso che la malattia mia si chiama scemenza e in tutta onestà –  ma soprattutto con tracotante orgoglio –  me l’ha trasmessa mia madre: per direttissima, direi. A casa mia, però, la scemenza non è mica una disgrazia, anzi! E’ proprio l’esatto contrario.

La scemenza è innanzitutto una forma d’arte: è la capacità di costruire nuovi universi di senso completamente insensati, l’attitudine a capitalizzare una cagata rendendola leggenda, ma soprattutto l’intelligenza di ridersi addosso per anni, senza pietà o giustificazioni che reggano. Una volta pronunciata, la cagata resterà impressa a fuoco nelle leggi che regolano l’universo, e basta. Per tutti questi motivi, la scemenza da noi è considerata una vera e propria benedizione: se Dio esiste, immagino che ci voglia un sacco bene, ecco. Chi mi conosce, poi, sa che il complimento più sincero che io possa fare a qualcuno è: “Sei troppo scemo/a”. Ecco, quando io pronuncio questa frase, c’è un’altissima probabilità che:

  • se sei femmina tu stia per diventare la mia migliore amica;
  • se sei maschio io stia per dartela.

Ora, la mia mamma presta parecchio il fianco a ogni genere di scherzo, battuta, presa in giro, ironia e financo virulento sarcasmo, purchè contenenti una robusta dose di salutare scemenza, senza prendersela mai.  Riuscendo spesso, anzi, grazie alla sua irresistibile forrestgumpaggine a ribaltare la situazione, rispondendo ai tuoi scherni in modi talmente più scemi da trasformarsi in leggenda. In occasione del suo compleanno ho deciso di ripercorrere una cronistoria delle scemenze nate dalla mente della mia mamma.

  1.  La mia mamma capisce fischi per fiaschi, cazzi per mazzi, ginocchi per finocchi. Sia chiaro, non sono soltanto delle buffe metafore. Una volta dissi che volevo regalare un buon vino a un mio professore e mia madre spalancò la bocca, mi guardò come si guarderebbe un babbuino copulare con un kiwi e iniziò a balbettare per venti minuti: aveva capito “pompino” al posto di “buon vino”.
  2. La mia mamma, qualche anno fa, mi proibì di accendere l’autoradio mentre facevamo benzina a una stazione di servizio, sostenendo la tesi che “le onde radio, a contatto con la benzina, che ne sai, e se all’improvviso scoppiamo?”. Alla mia reazione attonita, rincarò con un “guarda che può essere, l’ho letto sul giornale”. Ammetto che quella volta non me la sentii di indagare oltre.
  3. La mia mamma, la sera guarda i film sul divano in cucina. Le piacciono tanto i film, solo che a dieci minuti dalla fine, sempre, puntualmente, si addormenta: di un sonno sordo e profondissimo; spesso russa. E sempre, puntualmente, si risveglia per magia all’inizio dei titoli di coda. Masticando improperi agli indirizzi più svariati e concludendo la scarica di santi con il sempreverde: “Miii,mi sono addormentata di nuovo, ma com’è possibile?!” Ti dirò, mamma. E’ possibile.
  4. La mia mamma ha scoperto come si pronuncia “Mick Jagger” due settimane fa: per tutta la vita ha pronunciato – evidentemente mai in mia presenza –  IAGGHER.
  5. La mia mamma ha voluto iscriversi a facebook: un giorno, piuttosto infastidita e contrariata, mi ha detto: “Quant’è antipatico Salvatore, non mi risponde mai ai messaggi che gli mando”. Dopo pochi secondi di ricerca scoprii che i messaggi se li scriveva sulla sua stessa bacheca, meravigliandosi poi che nessuno le rispondesse.
  6. Durante quella breve ispezione alla bacheca facebook della mia mamma, mi accorsi anche di una serie di status bizzarri, del tipo: “Tutto bene, grazie”, oppure “A tante cose. Tu?”. Niente paura. Ricordate quando sulla barra status di fb apparivano le domande: “Come stai oggi?” oppure “A cosa pensi?”. Ecco, mia madre rispondeva. Rispondeva a Facebook. Perché è una persona educata.
  7. La mia mamma ha paura dei miei scherzi, ma anche di se stessa: per anni mi sono nascosta in vari punti della casa, ogni giorno, aspettando che lei passasse per urlare “Bau!”. Un giorno, uno solo, ho saltato il turno: lei è passata davanti a uno specchio, ha visto la sua ombra e si è spaventata lo stesso. Quella volta ho dovuto darle dell’acqua e zucchero per farla riprendere.
  8. La mia mamma, quando sono tornata a casa lo scorso Natale, al mio primo giorno di permanenza in Sicilia ha avuto il coraggio di chiedermi: “Avanti va, vuoi che preparo un po’ di riso oggi?” Io abito in Cina. E lei era serissima.
  9. La mia mamma è riuscita a credere che il film “Il miglio verde” fosse la storia di  un agricoltore americano e della sua lotta per riuscire a rimpiazzare le coltivazioni di orzo e malto con quelle di, appunto, miglio verde. In quell’occasione mi ricordo che fece anche delle osservazioni molto pertinenti a proposito della necessità di più aree coltivabili anche in Europa, credo.
  10. La mia mamma sa fare una perfetta imitazione del babbuino, è un suo cavallo di battaglia sin da quando era ragazzina. Una volta si è lasciata filmare col mio telefonino, poi si è rivista e mi ha intimato di cancellare il video. Chiaramente non l’ho fatto.

Devo avere un’arma in pugno nel caso le venisse in mente di diseredarmi.

Buon compleanno Mamma :)

 

 



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