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Anche quest'anno, come tutti gli anni da quando esiste questo blog, è il momento del post dedicato a Madre in occasione del suo compleanno. Perchè l'età avanza ma la scemenza è per sempre.

Anche quest’anno, come tutti gli anni da quando esiste questo blog, è il momento del post dedicato a Madre in occasione del suo compleanno. Perchè l’età avanza ma la scemenza è per sempre.

Chi segue questo blog sa molto bene che la scemenza è per me, oltre che una vera e propria forma d’arte, una benedizione divina. Essa può essere sì appresa, migliorata e affinata nel tempo. Ma il fattore imprescindibile è il talento, e quello è innato.

Non per vantarmi, ma Madre per me è un idolo, tipo il Mick Jagger della scemenza (per cogliere questo riferimento devi cliccare qui, e fidati che ne vale la pena). Se poi entri nel tunnel, leggi anche questo e questo e poi mettiti in fila per la domanda di adozione.

Sull’aspetto quantitativo, quest’anno ho deciso di puntare  al minimal, ma devo avvertire il gentile lettore che la top 4 che segue, catapulta Signora Madre, ad honorem, nell’empireo della leggenda. Ma andiamo al sodo: pronti, partenza, via.

  1. Un giorno, indicando Pavellina – la nostra idolatrata gatta dagli occhi di ghiaccio – le chiesi: “Madre, ti fai i selfie con Pavellina?” Lei tacque per un istante e poi, sconcertata: “Figlia, ma sei diventata pazza?” Così come un giorno di qualche anno fa, capì che volevo regalare al mio relatore un pompino al posto di un buon vino, questa volta era il turno di  “Madre, fai sesso con Pavellina?”. Madre è gattara, ma non fino a quel punto.
  2. Quando andiamo al supermercato, capita che Madre decida di passare un decennio a fissare un prodotto su uno scaffale. Qualsiasi cosa può essere degna della sua piena e totale attenzione: un dentifricio, un pacco di biscotti, un gambo di sedano. Lei decide, improvvisamente, che deve studiarla. Il suo raggio visivo si restringe, gli occhi a fessura come i pitoni. Quando ha capito quello che deve capire, si gira verso destra, non mi vede e URLA il mio nome. Ma non è che lo urla e basta: lo urla con l’angoscia, il tormento e la disperazione di una mamma che assiste allo sbudellamento del suo primogenito ad opera di un branco di leoni affamati nella foresta del Congo profondo. Il supermercato si paralizza, la gente ha già il telefono in mano e sta chiamando i soccorsi. E io sono a 60 cm da lei, alla sua sinistra.

winona

Si potrebbe pensare a questo punto che Madre non sia scema, ma banalmente sorda. E che io sia una stronza insensibile che deve farsi vedere da un logopedista (cosa che non mi sento di escludere a priori, detto tra noi). Ma invece, è proprio a questo punto che entra in gioco il genio: fantasia, intuizione, colpo d’occhio e velocità d’esecuzione, nevvero? E’ a questo punto che entra in gioco Madre. Che da cagata, da semplice cagata, la boutade  si fa largo a spallate  e diventa leggenda. 

Esempio numero 1:

“Madre, stanotte Patty ha dovuto sedare due pazienti”.

”Con lo spruzzo?”

“Lo…spruzzo, Madre?”

“Si, non ce l’ha uno spruzzo calmante?”

“Non ne sono sicura, voresti spiegarmi cosa sarebbe uno spruzzo calmante?”

Avaja,uno spruzzino per quando sono aggressivi, che glielo spruzza negli occhi così li confonde e gli può fare l’iniezione”.

Deduco che per mia madre Patty di lavoro faccia il domatore di leoni al circo.

Esempio numero 2, ma ve lo dico prima che questo vi ammazza a tutti, oh io ve l’ho detto, poi fate voi:

“Madre, Patty deve celebrare il matrimonio del suo amico!!!”

Silenzio.

Silenzio carico.

L’aria si fa densa, le nuvole si abbassano, l’aria di-ven-ta elet-trica, chi fer-me-rà la mu-si-ca?

Madre prende la rincorsa, una rincorsa che segnerà la storia, brividi caldi percorrono lo stadio, Madre si carica di tutta la sua potenza, calcia la palla ed è…..

“Ma Patty è prete?!”

GOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOLLL!!!!!

Adesso lo capite anche voi perchè ogni volta che io e Madre ci vediamo, io giro con un taccuino?

 Buon Compleanno Madre, capocannoniere della mia vita.



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