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Il riscaldamento globale? I quindicenni che si lanciano a pesce dai palazzi ? Berlusconi che allatta i vitelli? Sono tutte tragedie. Nulla di tutto questo, però, è comparabile al coefficiente di tragedia del maschio con l'influenza.

Viviamo in una società in cui, spesso, passiamo accanto al dramma e chiudiamo gli occhi. Non abbiamo il coraggio di affrontarlo: mettiamo la testa sotto la sabbia, perchè spesso, l’indifferenza è la strada più comoda.

Il riscaldamento globale? I quindicenni che si lanciano a pesce dai palazzi? Berlusconi che allatta i vitelli? Sono tutte tragedie.

Nulla di tutto questo, però, è comparabile al coefficiente di traggggggedia del maschio con l’influenza.

Chiariamoci, io sono una grossissima drama queen, che poi è il corrispettivo figo di grossissima rompicoglioni. Sono una professionista del prefebbre. Quando inizia a colarmi il naso, a pizzicarmi la gola, a dolermi un osso a caso – foss’anche il malleolo –  do inizio a uno stillicidio che potrebbe abbattere un ippopotamo africano. Agisco così poichè io so: avendo sperimentato svariate volte su di me l’irresistibile scioglievolezza delle placche in gola, sono oramai consapevole che una volta arrivate, esse mi taciteranno per giorni. Ragion per cui mi devo sfogare nelle 24 ore precedenti. Sono breve ma letale.

Poi, una volta arrivato il quarantone di febbre, mi spengo. Ma proprio adieu. Se non ci fosse Patty ad assicurarsi che respiro ancora, potrei abbandonare le scene senza urli o strepiti; con eleganza silenziosa, mi verrebbe da dire,  se solo mai riuscissi ad accoppiare l’aggettivo elegante alla mia persona.

Quella del maschio con l’influenza, invece, è una categoria a parte, l’undicesima categoria Aristotelica: in trattati recenti, essa viene collocata tra quella del “subire” – un’ingiustizia divina –  e quella del “giacere” – in un letto di lacrime e sangue.

Ma analizziamo più da vicino il maschio con l’influenza nelle sue 10 fasi principali:

Fase 1, L’Incubazione: il maschio torna a casa da lavoro turbato, percepisce qualcosa di diverso nel suo corpo, non è ancora sicuro di cosa si tratti. Tentenna tra ebola e colera.

Fase 2, I Sintomi: il maschio si tasta la gola, si tocca la fronte ripetutamente, si controlla il battito cardiaco scuotendo la testa pensieroso. Non si misura mai la febbre: “Non sono finocchio”, ti dirà. Tu mangi la foglia, sospiri e nicchi.

Fase 3, Lo Starnuto: Egli starnutisce e tu, dentro di te, muori. Perchè sai già che da questo momento in poi, nulla più si svolgerà secondo i dettami della vita che conoscevi. La malattia ha iniziato a divorarlo. Frattanto, causa cagotto non pervenuto, è stato escluso il colera. Quindi è ebola, con probabili complicanze.

Fase 4, A letto no! Il maschio con l’influenza è coraggioso,  si rifiuta  di mettersi a letto, vuole combattere eroicamente contro La Malattia. Trenta secondi dopo è sotto le coperte, trema  e batte i denti.

Fase 5, Il risveglio: dopo una notte popolata da incubi e visioni mostruose che non vuole raccontarti perchè non reggeresti, il maschio si sveglia completamente sfibrato. Ti chiede carta e penna, anzi no, scrivi tu: a mio fratello lascio i sacri vinili, a mia sorella la cintura di castità. A te...aaah, aaaaah, sento la vita che scivola via…”Si, ok, ma a me cosa?

Fase 6, La misuriamo? Torni dal lavoro e trovi una forma indistinta sul divano, solo una mano inanimata fuoriesce dal bolo di coperte che lo avvolge. Ti sembra messo davvero male e per un attimo ti sfiora l’idea che sia malato per davvero, gli chiedi di nuovo misurarsi la febbre e si rifiuta. E’ il segnale ineuivocabile che non ce l’ha.

Fase 7, Il Premestruo: il maschio bofonchia cose a caso, ti risponde acido, si aggira ciabattando per casa con l’aria dell’incompreso, ti chiede come stai tu e se gli rispondi bene ti guarda con la faccia del beata tu che hai la salute. Se gli rispondi male ti guarda con la faccia del che ne sai tu di cos’è il dolore.

Fase 8, Il Mondo Là Fuori: il maschio malato si acquatta malinconico sul davanzale della finestra chiusa. Con la fronte appiccicata al vetro osserva mestamente la vita del mondo là fuori, che continua spietato ad esistere anche senza di lui, e sospira. A volte può proferire frasi come “Non potrò tornarci mai più” o “Quanto vorrei essere quel barbone, vivere di stenti, sì, ma vivere!”

Fase 9, La Trappola: dopo 5 giorni ti sei rotta le palle e gliela butti lì a sorpresa: Scopiamo? E’ un lampo, un guizzo fugace che per un millisecondo gli illumina la retina, ma è bastato a stanarlo. Lui lo sa, tu lo sapevi già dalla fase 1, ma il Maschio con l’influenza è una creatura ostinata e stoicamente orgogliosa, non può permettersi una resa tanto vile: “Ma non lo vedi che sto male?”

Fase 10, La Guarigione: il Maschio riprende colore, le gote tornano rosee, quasi riesce ad arrivare fino al bagno senza che le ossa gli si sbriciolino sotto il peso dell’infermità che se lo stava portando via. Non riesce a crederci ma dopo questo martirio straziante, al quale è scampato solo grazie alla sua tenacia e alla sua granitica forza di volontà, si riaffaccia finalmente alla vita. Te la butta lì: Scopiamo?

Tra la Fase 9 e la Fase 10, sono passati approssimativamente 15 secondi.



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