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No, ma dico.
Secondo voi, cosa succede all'amore quando l'amore finisce?
Perchè se nulla si crea e nulla si distrugge ma tutto si trasforma, in qualcosa deve pur trasformarsi l'amore quando, puff, non c'è più.
O no?

No, ma dico.

Secondo voi, cosa succede all’amore quando l’amore finisce?

Perchè se nulla si crea e nulla si distrugge ma tutto si trasforma, in qualcosa deve pur trasformarsi l’amore quando, puff, non c’è più. O no?

“Scusami, non ti amo più”.

“No, scusami tu, ma cosi? Com’è successo, fammi capire? Quando se n’è andato? Stanotte? E’ andato a comprare le sigarette mentre te la ronfavi e non è tornato più? O è stata una cosa più graduale, tipo chessò, l’erosione dei litorali, lo scioglimento delle Spice Girls, l’estinzione del canguro arboricolo? No, cioè, chiariamo n’attimo”.

“Si è trasformato in qualcos’altro, non so, non riesco a spiegare”.

“Ma… ma come non riesci a spiegare? Si è trasformato in cosa? Odio? Una forma di Grana Padano? Una Panda del ’92? Necessità di invadere la Polonia? Mi devi fare un esempio pratico, altrimenti, converrai con me, da questa stanza non esci. A meno che, tale trasformazione non implichi una metaforfosi fisica dell’amore, diciamo dallo stato gassoso, etereo, astratto a quello solido, tipo un assegno da trecentomila euro sul tavolo del salotto e via la paura. In quel caso incasso e vado avanti, al contrario urge Piero Angela.”

Cosa succede a tutta quell’energia, quella passione, quel desiderio frenetico che ci possedeva? Cosa ne è di tutta la cura, l’attenzione, la delicatezza da parte di un essere umano verso un altro? E l’istinto di protezione,  il tormento, la magia che ti avvolgeva l’anima fino a due minuti fa? Cosa succede quando la somma di questi misteriosi addendi non equivale più al risultato “amore”?

Insomma, lo sappiamo tutti che l’amore non è matematica e blablabla, ma giusto per praticità, c’è mica una discarica per rifiuti specialissimi, una cabina armadio bella grande, una busta salvafreschezza da riporre in freezer per la prossima volta che dovesse succedere di innamorarsi ancora?

Io non lo so, però ho pensato a tre posti in cui potrebbe andare a finire, ‘st’amore, nel momento in cui sembra finire.

1) Nell’acqua. Nell’acqua che piove dal cielo e bagna la terra, nei torrentelli di campagna che confluiscono nei fiumi sfociando al mare; in quella che evapora, si ghiaccia di neve, ci ricasca di nuovo addosso, ancora, a ciclo continuo. Nell’acqua fredda del rubinetto quando ci laviamo la faccia la mattina, per svegliarci dal torpore della delusione di una storia ormai conclusa. E anche da quella del bidet, per ricordarci che mentre aspettiamo un altro amore, va bene anche un po’ di sano sesso ginnico a scopo puramente dimostrativo, quindi vai di chilly come se non ci fosse un domani, baby.

2) Nei maialini salvadanaio. Perchè hai custodito le tue monetine d’amore per tanto tempo e per uno scopo ben preciso. Ma poi è arrivata l’emergenza, hai il conto dell’anima in rosso e allora fanculo la moderazione. Dentro ci trovi tutto quello che avevi messo da parte, anche più del previsto. Bel gruzzolo, solo che è in Yuan, e al momento non te ne fai granchè, vero? Però c’è. Ci sono un sacco di currency exchange in città, tesoro. E se non ti va di scambiare adesso, hai comunque qualcosa da parte. Lo userai quando vorrai.

3) Nella cacca dei cani lasciata sul marciapiede. Perchè un giorno, mentre cammini in un quartiere chic di una città nuova, forse l’ennesima, quando meno te l’aspetti – chaaapla pesti e scopri che nonostante gli anfibi corazzati, le tue suole dure hanno ancora la sensibilità di percepire le cose.

Le cacche. L’amore.

Che poi, tecnicamente, tu sia incappata in uno stronzo, è solo un dettaglio.



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