Woman at the telephone

Il Compleanno
della mia mamma

Best performances update


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Oggi è il compleanno della mia mamma, della scintilla creatrice di questo ammasso di pelo e scemenza che sono io e quindi, per estensione, la fondatrice honoris causa di questo blog. Questo solo per dire che se il post non vi piace, ve la potete prendere con lei. Alle critiche ci è abituata: ha partorito me.

Oggi è il compleanno della mia mamma, della scintilla creatrice di questo ammasso di pelo e scemenza che sono io e quindi, per estensione, la fondatrice honoris causa di questo blog. Questo solo per dire che se il post non vi piace, ve la potete prendere con lei. Alle critiche ci è abituata: ha partorito me.

L’anno scorso, per il suo compleanno ero lontana e non ho potuto farle un regalo, quindi le ho scritto un post: questo, di cui caldeggio la lettura, se non altro per capire i precedenti. L’ha letto in diretta con me su Skype, alle 6 del mattino, appena sveglia: rideva e piangeva, poi rideva mentre piangeva e a tratti piangeva mentre rideva. Poi uno si chiede com’è che sono venuta su così squilibrata. In tutto mi ha chiamata “scema” 27 volte. Quest’anno, invece… sono lontana lo stesso – anche se un po’ meno – e visto che non sono riuscita a farmi diseredare l’anno scorso, ho pensato di riprovarci.

Ecco una classifica aggiornata delle best performances della mia mamma:

  1. La mia mamma conosce il rimedio per qualsiasi male: dalla cervicale al mal di stomaco, dal raffreddore alle unghie incarnite, dalla candidosi alle emorroidi. Qualunque malanno uno le sottoponga, per lei il rimedio è sempre un bidet di acqua fredda. Non ci è dato sapere dove abbia raccolto tali informazioni ad alto contenuto scientifico, ma ogni tanto mi sorprendo che non sia stata contattata come consulente sanitaria dell’OMS. Non vorrei creare false speranze, ma secondo me la cura per l’ebola potrebbe essere più vicina di quanto si pensi.
  2. La mia mamma sembra finalmente aver capito come si usa Facebook: nonostante questo, ha ancora qualche problema con la tecnologia più spicciola, tipo le telefonate. L’altra sera mi ha chiamata mentre ero in macchina con la mia amica Vale, Vale l’ha salutata e lei ha chiesto: “Ma siete insieme?” Da questa domanda è partito un dialogo ad elevatissimo tasso di surrealtà che è andato avanti per minuti interi, pressappoco in questa forma: “Ah, quindi siete insieme?”, “No, mamma, io sono a casa mia e Vale a casa sua”, “Ah, però è strano che si senta la voce di Vale”, “Eh, lo so, vedi tu la tecnologia”, “Ah bello! E come si fa?”, “Mamma, veramente stavo scher…”, “Vale, ma quindi che stai facendo: cucini? No, perchè mia figlia non cucina mai, tu invece sei brava, me le ricordo le polpet…”, “No, signora, sono in macchina con sua figlia”, “Ma come in macchina con mia figlia? Non sei a casa tua?”, “No, mamma”, “Au, ma io ho chiamato te o Vale?”, “Mamma, hai chiamato me”, “E allora perchè si sente Vale?”, “Mammaaaaaa, siamo in macchina insiemeeee!”, “Miiiiii, e me lo potevi dire prima!”. Certo, ma poi cosa scrivevo nel post?
  3. Qualche sera fa, mia madre mi ha chiamata per dirmi che aveva trovato un pesce morto sotto un cuscino del divano. Il pesce era verosimilmente saltato fuori dall’acquario ed era planato sul divano, dove aveva deciso di finire i suoi giorni. Alla mia osservazione “Mamma, ma perchè non rimetti il coperchio all’acquario?”, mia madre risponde: “Ma come? E poi sti pisciteddi, come respirano?”
  4. La mia mamma non ama i contrattempi: per esempio, se deve arrivare ad un appuntamento in una location inedita, tipo a 3 km di distanza da casa, lei parte un’ora prima. Se io devo prendere un volo alle 9 del mattino, verosimilmente mi sveglierà alle 3 di notte anche se l’aeroporto dista 30 km da casa. Ripetendo a loop, a loop, a loop, a loop, a loop…”Forza, spicciati, metti che troviamo un incidente per strada?”
  5. Quando la mia mamma deve venirmi a trovare da qualche parte nel mondo, comincia ad entrare in pre-allerta circa un trimestre prima. Tra qualche giorno, per esempio, verrà a trovarmi. Consideriamo che oggi è l’1 Aprile: bene. Lei ha iniziato a pensare a cosa mettere in valigia il 15 Febbraio. Ha iniziato a chiedermi di farle il check-in online il 15 Gennaio. Quando le dici che il check-in online si può fare solo una settimana prima della partenza, lei ti dice ok e poi ti ricorda che comunque, bisogna fare il check-in online. Lei. Vuole. Il. Check-In. On. Line. Chiaro?
  6. La mia mamma non ama i Lunedì. Nessuno tra noi si sognerebbe di darle torto, nevvero? Eppure lei, i Lunedì, li schifa per altre ragioni, ragioni più razionali diciamo: i Lunedì portano sfiga. Devi pagare una bolletta? Non di Lunedì. Devi fare un bonifico? Non di Lunedì. Devi comprare un biglietto aereo? Devi fare la spesa? Devi strapparti una pellicina? MAI di Lunedi! Quando ho iniziato a lavorare qui, mesi fa, al mio entusiasta: “Mamma, inizio questo Lunedì!” mia mamma rispose, testualmente: “Che bello, sono contenta che inizi Lunedì! Solo, puoi chiedere ai tuoi capi di iniziare Martedì?”
  7. La mia mamma, quando deve fare le cose, le fa bene. Se io posto su Facebook un album di foto del mio week-end, contenente diciamo 357 foto, lei cliccherà “mi piace” su tutte le 357 foto. Non su una, non su due, non su dieci. Ripeto: su TUTTE. Sono sicura che lo fa perchè è una persona sensibile: metti che poi le foto su cui non l’ha messo si offendono?
  8. Quando la mia mamma mi sente dialogare con i miei amici alla stregua di un gioviale scaricatore di porto – anche con coloro che mi conoscono da quando avevo 7 anni (e parlavo già così) – lei non può esimersi dal rimproverarmi con la seguente: “Figghia, queste parole nella bocca di una signorina…!” accompagnando il cazziatone con occhiate di magistrale disapprovazione. A volte mette anche la bocca a culo di gallina, manco fosse la discendente di una nobile famiglia dell’Oxfordshire Inglese. In ogni caso, nonostante tutto, lei pensa ancora che io sia una signorina. E se non è amore questo…

Auguri, Mamma. Perché come te, lo sai che non ce n’è.



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