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Ma davvero pensavate che il campione di fauna maschile da analizzare fosse così esiguo? Chiaramente no. Anzi, più si va avanti e più ne scoviamo: come i funghi dopo la pioggia, più dei peli incarniti dopo una ceretta fatta male. Oggi analizziamo insieme Il tenente Kojac, l'Egocentricum, l'Artista e il Morto di Figa. E per il momento la chiudiamo qua. Senza dimenticare, però, che a volte (molto più spesso di quanto vorremmo) ritornano. Peggiorati.

Ma davvero pensavate che il campione di fauna maschile da analizzare fosse così esiguo? Chiaramente no. Anzi, più si va avanti e più ne scoviamo: come i funghi dopo la pioggia, più dei peli incarniti dopo una ceretta fatta male. Oggi analizziamo insieme Il tenente Kojac, l’Egocentricum, l’Artista e il Morto di Figa. E per il momento la chiudiamo qua. Senza dimenticare, però, che a volte (molto più spesso di quanto vorremmo) ritornano. Peggiorati.

IL TENENTE KOJAC

uomo_depilatoPurtroppo, da sparuto gruppuscolo di cerebrolesi, la categoria tende a proliferare sempre di più, specie nelle aree metropolitane. Se prima li si poteva facilmente emarginare come si faceva con il compagnetto puzzone delle elementari, oggi il fenomeno va affrontato di petto: di petto depilato. Perché è proprio di questo tipo di individui che stiamo parlando: i maschi che si depilano. Adesso, maschio che ti depili, ascolta la zia, ti va? Se dai peli della tua schiena si diparte una liana alla quale la tua partner sessuale può aggrapparsi per calarsi dalla finestra e andare a copulare col vicino di sotto, allora sei giustificato a raderti. Se al posto dei peli del petto ti ritrovi una moquette sulla quale sono rimasti incastonati i resti della cena di San Valentino di due anni fa, allora sei giustificato a raderti. Ma mai, dico mai e ripeto MAI una donna in sensi potrà apprezzare il fatto che ti depili IL PUBE. Se lo fai perché speri che il tuo Giovannino sembri più lungo ho una brutta notizia per te: l’unica cosa che si allungherà sarà la sequela di prese per il culo con cui la donna ti omaggerà, specie con le amiche su whazzapp. Inoltre, sappi che non è mai bello per noi femminucce accoppiarci con uno meno peloso di noi: il pube depilato è la tomba dell’ormone. Punto.

L’EGOCENTRICUM

rawL’egocentricum è infido come la Banca Mediolanum: pare che giri intorno a te e invece l’unica cosa che vedrai girare dopo avergliela data saranno le balle di fieno che rotolano sul tappeto di camera tua. L’egocentricum ti vuole perchè sei come lui, ragioni allo stesso modo, scherzi allo stesso modo,  rutti e scorreggi allo stesso modo. Nun je pare vero, e manco a te, a dirla tutta. Insomma, siete sulla stessa onda, ci state dentro, state proprio sul pezzo. Lui ti vuole assaiassai, ma che dico ti vuole; ti desidera, ti brama! E farà di tutto per averti. Davanti a cotanta dimostrazione di passione tu, giovine ingenua nata ai bordi di periferia, penserai che i tram non vanno avanti più perchè si sono fermati per far salire quello giusto, ma la verità è ahimè un’altra: il soggetto ti sta guardando negli occhi, ma in realtà si sta specchiando. Probabilmente sta calcolando l’angolazione giusta per scattarsi un selfie. E’ attratto da te perché è attratto da quello che in te c’è di lui. Poi tu decidi di mollargliela e lui non ti vuole più, perchè fondamentalmente, uguali per uguali,  allora tanto vale masturbarsi.

L’ARTISTA

142294,xcitefun-funny-guitarist-emotions-8L’artista è uno tra i più pericolosi esemplari di maschio che possa capitarti d’incontrare, specialmente nella sottocategoria “musicista”. Quando si tratta di musicista non c’è elastico delle mutande che regga, il solo fatto di imbracciare una chitarra lo trasforma automaticamente un bocconcino ghiottissimo su cui sbavare a uso San Bernardo. Il problema sorge nel momento in cui, dal palchetto, esso ti guarda. Dopo esserti fatta 4 Negroni (parlo del cocktail) ed aver verificato con le tue amiche che sì, sta guardando proprio te (squittìo di eccitazione dell’intero gineceo amicale) parte il dramma. Non importa che si stia esibendo in una cover di David Bowie o in uno Yodel alpino. Non importa che assomigli a Slash o a un replicante di Cristiano Malgioglio. Non importa che stia suonando al concertone del Primo Maggio o alla sagra del totano alato di Castelcazzo a Mare:  il tuo spirito da groupie si impossesserà di te al primo riff. Poi, basterà anche solo un limoncino e ti ritroverai ogni sera in un pub diverso a seguire la tournée del Bob Dylan de noantri. Il musicista, però, ogni sera lancerà i suoi sguardi concupiscenti a una tipa diversa. In men che non si dica ti ritroverai alcolizzata al bancone del bar a raccontare la tua lotta alla cellulite a sconosciuti pescati a random. Consiglio: ai concerti, se proprio devi andarci, vacci bendata.

IL MORTO DI FIGA

Funny-Sex-is-Zero-Dog-StyleIl morto di figa è riconoscibile ad occhio nudo. Ebbene si, fa parte di quella elegantissima categoria di uomini che non esitano a renderti partecipe del fatto che in carestia ogni buco è galleria, anche nella variante più principesca “u pacchiu è bellu e a minchia fa buddellu” (scusa mamma, non sono io che frequento i bassifondi, è che in giro ci sono un sacco di aristocratici decaduti, discendenti da famiglie nobili del ‘700, sai com’è). Il morto di figa non è necessariamente single, brufoloso e vagamente somigliante a una stufa a pellet. Anzi, molto spesso è sposato e piacente. Personalmente, mi sono ritrovata co-protagonista del seguente dialogo con un insigne rappresentante della categoria. Ci tengo a sottolineare che trattasi di dialogo realmente avvenuto.

MDF: “Ammazza oh, ma lo sai che sei proprio carina? E pure simpatica, li mortacci tua!”
Io: “Grazie!”
MDF: “Maaaa, senti… ce verresti a casa mia stasera? Una bottiglia di vino, du chiacchiere… Magari (sguardo sornione) facciamo pure ROBBA”
Io: “Ma tu non sei sposato? Ti ricordi che poco fa mi hai mostrato la foto della tua consorte? E per la precisione anche quelle dei tuoi tre figli?!”
MDF: “Vabbè, che vor dì? Mi moglie sta in Italia, nun vedo figa da tre mesi, ahò!”
Io: “…”
MDF:”Quindi, ce vieni?”
Io: “Non credo”
MDF: “Ma non credo me sta a significà che nun sei sicura sicura. Ce voi pensà?”….. Si, effettivamente confesso che dopo due anni sono ancora qua a struggermi se andare o no.  Oh, è lacerante, signora mia.

E insomma, lo so che dai miei ultimi tre post emerge chiaramente uno scenario sconfortante riguardo alla fauna maschile. In fondo ho esagerato, non tutti i maschi vengono per nuocere, vorremo mica generalizzare! Io lo so che da qualche parte esiste un uomo affettuoso, tenero e ironico.  Uno che sia genuinamente interessato ad ascoltare cosa penso, a guidare con un po’ di garbo le mie derive; uno che sia capace di esserci, di farmi sorridere e di tenermi testa con rispetto. Uno che non scappi via dopo due settimane come un cinghiale con la coda in fiamme, uno sufficientemente uomo da farmi capire che l’amore, nonostante le bruciature, ancora può esistere e durare.

Ho la certezza matematica che lui è là fuori, esiste e un giorno lo incontrerò.

E sarà gay.



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